Archive for Aprile 16th, 2011
AIC Parma, Assemblea Regionale sabato 16 Aprile 2011 presso il padiglione 7 del CIBUSTOUR del Quartiere Fieristico di Parma
2a FESTA nell’Orto di Strada Quarta Sabato 16 aprile 2011
TEATRO DI RAGAZZOLA E’ BELLO VIVERE LIBERI!, sabato 16 APRILE ore 21.15
ispirato alla biografia di Ondina Peteani
prima Staffetta Partigiana d’Italia
deportata ad Auschwitz N. 81 672
un progetto di teatro civile per un’attrice, 5 burattini e un pupazzo
ideazione, drammaturgia, regia e interpretazione
MARTA CUSCUNA’
Premio Scenario per Ustica 2009
Ispirato alla biografia di Ondina Peteani che, a soli 17 anni, si accende di un irrefrenabile bisogno di libertà e si scopre incapace di restare a guardare, cosciente e determinata ad agire per cambiare il proprio Paese. È bello vivere liberi! è uno spettacolo per riappropriarsi della gioia, delle risate, delle speranze dei partigiani che sono state soffocate dallo sterile nozionismo; per riscoprire l’atmosfera vitale e vertiginosa di quel periodo della nostra storia in cui tutto sembrava possibile.
ALESSANDRO MANNARINO nell’ambito delle «Giornate della Laicità»
Sabato 16 aprile al circolo Arci Fuori Orario di Taneto, dalle ore 21.30
Già ospite musicale di Serena Dandini a «Parla con me» su Raitre e ora in fase di lancio con l’album «SuperSantos» pubblicato il 15 marzo, Alessandro Mannarino è l’originale cantautore romano destinato a spopolare sabato 16 aprile al circolo Arci Fuori Orario di Taneto di Gattatico (Reggio Emilia). Il suo concerto, introdotto per almeno un’ora dalla musica di Dj Puccione e dalle slide di Chicca, rientra nelle «Giornate della Laicità» di Reggio e Parma e inizia alle 22.30, con ingresso riservato ai soci Arci e biglietti a 15 euro comprensivi di una consumazione; alle 20 apertura del circolo, del punto ristoro (prenotazioni allo 0522-671970 o 346-6053342) e degli aperitivi gratuiti fino alle 21.30 in sua compagnia; info www.arcifuori.it.
Alessandro Mannarino è uno dei cosiddetti «cantastorie» e sin dal suo precedente disco capolavoro «Bar della Rabbia» si è ispirato alla sua Roma per descriverne i mille volti con testi in italiano e romanesco e un folk influenzato da musica balcanica, brasiliana e africana. Il disco «SuperSantos» contiene 11 brani inediti che raccontano un viaggio, dal tramonto all’alba, dove si intrecciano vicende e si incontrano personaggi tutti legati a un filo, quello della fine del mondo. Il suo attuale tour è partito con un «sold out» all’Auditorium Parco della Musica di Roma. «SuperSantos» annovera i pezzi «Rumba magica», «Serenata lacrimosa», «Statte zitta», «Quando l’amore se ne va», «L’era della gran publicitè», «Serenata silenziosa», «Maddalena», «Mary Lou», «Merlo rosso», «L’onorevole» e «L’ultimo giorno dell’umanità».
Teatro del Cerchio in ” la nuova colonia ” SABATO 16 APRILE 2011 ore 21,00
STAGIONE SERALE- “LA NUOVA COLONIA” di Luigi Pirandello. Con Gaetano Tramontana e Domenica R. Buda. Spazio Teatro di Reggio Calabria.
“LA NUOVA COLONIA”
La nuova colonia è un mito sociale, il primo dei “miti” pirandelliani – composto nel 1928 – cui seguiranno con Lazzaro il mito religioso e con I giganti della montagna il mito dell’arte.
Testo pochissimo frequentato – a differenza dei Giganti di cui a distanza di anni si ha memoria dello storico allestimento firmato da Giorgio Strehler – La nuova colonia da tempo ci attira per almeno due motivi.
Il carattere popolare del testo, a partire dalla sua ambientazione (un borgo di pescatori, squallido e francamente non ben frequentato), così distante dalle ambientazioni borghesi che caratterizzano i testi più noti del drammaturgo siciliano (da Così e se vi pare a Come tu mi vuoi, dal Berretto a sonagli all’Enrico IV) o quelli metateatrali e surreali dei Sei personaggi in cerca d’autore o di Questa sera si recita a soggetto; l’aria che si respira nella Nuova colonia è più simile a quella di Liolà o della Giara, quindi più vicina alle novelle (anche sul piano cronologico), con una sottolineatura, però, più forte della componente drammatica, se non addirittura tragica. Il profilo dei personaggi è forte e carico di passionalità, anzi proprio la repressione degli istinti si pone ad un certo punto come elemento catalizzante della narrazione.