Il vino di Garibaldi, alla ricerca di un mito tra Parma e Caprera

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Cantina Musei del CiboDomenica 17 maggio, in occasione del “Festival della Malvasia”, verrà presentato il libro che racconta i curiosi legami fra Garibaldi e il vino parmense

Il “Festival della Malvasia” diventa occasione per parlare delle origini del vino delle colline di Parma attraverso la presentazione del libro “Il vino di Garibaldi, alla ricerca di un mito tra Parma e Caprera”.

Siamo nel 1861 quando Giuseppe Garibaldi si innamorò così perdutamente del colore bianco-ambrato della Malvasia che decise di trapiantare alcuni virgulti dalle vigne di Maiatico nella sua sassosa Caprera.

Le colline di Parma non fecero innamorare solo l’Eroe dei due mondi ma anche alcune famiglie francesi che, nella seconda metà dell’Ottocento, decisero di “adottare” i colli di Parma impiantando vigneti specializzati e permettendo così al territorio parmense di rinvigorire una tradizione vinicola risalente all’epoca romana. Lo stesso territorio dove il famoso archeologo Luigi Pigorini, scavando le “Terramare” dell’Emilia, scoprì le origini del nostro modo “moderno” di bere il vino. 

L’appuntamento è per domenica 17 maggio alle ore 15.00 nella magnifica cornice del giardino della Rocca Sanvitale dove ha sede la Cantina dei Musei del Cibo che è divenuta custode di queste straordinarie origini e tradizioni. Il percorso museale ed esperienziale che la “Cantina” ha dedicato al vino di Parma, alla sua storia e alla sua cultura, è stato allestito al centro di una zona vocata da secoli alla viticoltura con l’obiettivo di promuovere la produzione vinicola parmense presso il grande pubblico ed i turisti attraverso la visita delle cantine attive sul territorio.

Alla presentazione del volume sarà presente l’enologo Paolo Tegoni e il curatore e autore Giancarlo Gonizzi, coordinatore dei Musei del Cibo della provincia di Parma.

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Scritto da Staff_NelParmense

Maggio 17th, 2015 at 12:05 pm