“Lei non sa chi sono io”

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La cosa che è accaduta è semplicissima: “la Sinistra” ha perso tutto. Questo significa che i cittadini onesti, gli operai, i precari, i ricercatori… di questo comico Paese non hanno più rappresentanza in nessun luogo delle Istituzioni per colpa di chi, per troppi anni, si è autodefinito indegnamente come “Sinistra”.

Questa gente che si autodefiniva di Sinistra ha insozzato un’eredità di troppo più grande del loro piccolissimo cervello. Questa gente che si autodefiniva di Sinistra per troppo tempo se ne è fottuta dei valori, degli ideali, delle istanze di Sinistra per rafforzare sistemi di clientelismo lasciando così il posto al Neo-Brigantaggio di Berlusconi e Alemanno. Questa gente che si autodefiniva di Sinistra ha tradito chi si sente veramente di Sinistra, veramente progressista, veramente solidale.

Si è sentito tradito chi aveva il diritto ad essere rappresentato da politici e dirigenti in grado di lottare per gli interessi di chi è nato senza privilegi. Si è sentito tradito chi, dopo averli votati, non li ha più riconosciuti. Si è sentito tradito chi si è risvegliato dal lungo sonno che poi è diventato questa brutta realtà in cui la sinistra è diventata più classista, più sbruffona, più sporca, più disinteressata, più latitante, più distante, più altezzosa, più pigra, più conservatrice, più proibizionista, più ladra di qualsiasi fascismo mai esistito nel nostro Paese.

E ora D’Alema se la prende con Veltroni. Veltroni se la prende ancora una volta con “la Sinistra Massimalista”. Ancora una volta. Rutelli se la prende non si sa con chi, forse con la moglie. E invece D’Alema, Veltroni, Rutelli, Fassino e compagni, anzi, ex-compagni, se la devono prendere con la loro completa incapacità di rappresentare gli interessi di operai, di insegnanti, di uomini di cultura, di precari. Se la devono prendere con la loro ingordigia di poltrone e di relazioni di palazzo. Se la devono prendere con la sorprendente incapacità di non aver capito nulla dagli storici uomini della vera Sinistra italiana pur essendo stati loro portaborse e scagnozzi. Sono cresciuti viziati, D’Alema, Veltroni, Rutelli e Fassino, sono apparsi accanto a Berlinguer e sono poi diventati Neo-Aristocratici corrotti.

La colpa è di chi ha distrutto la vera Sinistra. Di chi non ha mai più avuto il coraggio di portare avanti le storiche lotte della vera Sinistra. Di chi si era abituato ad essere votato, eletto e poi andava in giro dicendo “lei non sa chi sono io”. La colpa è di quelli del quartierino ulivista e diessino, che se non fai come dicono loro, ti silurano, non esisti più. La colpa è di chi ha fallito sotto i colpi del clientelismo. Questi sedicenti progressisti si sono inventati il clientelismo come unica arma contro il loro tracollo totale. Questa sedicente sinistra ha fallito perché ha rinnegato il suo stesso fratello, guardandolo con disprezzo. Questa sedicente sinistra ha rinnegato la propria storia e ha fallito perché non cambia, perché non riforma, perché “non ti curar di loro ma guarda e passa”, perché non ha più il coraggio di essere Sinistra.

Ora è d’obbligo dare vita a qualcosa che contrasti davvero nelle idee e nella sensibilità l’ultima banda di inquisiti che si appresta a governare il Paese, i Comuni e le Province. Bisogna che noi stessi ci riprendiamo la nostra legittima rappresentanza. Bisogna che da questo momento in poi nasca un movimento che rappresenta gli interessi di chi è più debole, di chi è nato senza privilegi, di chi crede nell’aiuto reciproco. C’è l’esigenza di far nascere un movimento nuovo, lontano dalle sovrastrutture ideologiche, lontano dall’autodefinirsi qualsiasi cosa, ma che difenda soltanto il cittadino onesto che vuole continuare a vivere nel proprio Paese senza doversi vergognare.

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