Nuovo Governo Berlusconi 2008 e Internet: rapporto tra neo-ministri e la Rete. Cosa c’è da aspettarsi?

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Partiamo da una considerazione necessaria: l’Italia non possiede una cultura del web pari a quella degli altri Paesi tecnologicamente avanzati. Ci difendiamo, ma scontiamo un certo gap culturale e anche pratico, vista l’oramai annosa questione della diffusione della banda larga sul territorio nazionale.

Data questa premessa, non stupisce molto constatare che il nuovo governo Berlusconi non brilli per presenza di ministri conoscitori e utilizzatori della rete. Certo, chi guida una nazione dovrebbe dare sempre il buon esempio, anche in materia di Internet, ma in questo caso le personalità scelte per il governo non fanno altro che rispecchiare la situazione generale dell’Italia.

A dire il vero neanche il precedente governo Prodi brillava in tal senso, nonostante la presenza di 5 blogger, tra i quali il ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni. E anche il governo ombra presentato da Veltroni sembra avere caratteristiche similari.

Ma andiamo con ordine e vediamo il rapporto tra i membri del nuovo governo e Internet. Cominciamo col dire che nel governo Berlusconi sono diminuiti i blogger, che passano da 5 a 2, e che i ministri con un sito web personale sono davvero pochi. In compenso tutti i ministri hanno una propria scheda su Wikipedia, ma questo, molto probabilmente, non dipende dagli interessati, ma da qualche sostenitore.

Sappiamo che il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi non conosce e non usa Internet, nonostante le famose 3 «i» che includevano anche l’informatica tra le priorità per la scuola. Berlusconi ha un sito web o, meglio, una pagina personale all’interno del sito di Forza Italia.

Gianni Letta, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio non possiede un blog. Il ministro Raffaele Fitto può essere raggiunto sul suo sito ufficiale , mentre Gianfranco Rotondi, all’Attuazione del Programma è privo di una pagina web.

Renato Brunetta, ministro della Pubblica Amministrazione e dell’Innovazione ha (meno male) un sito Internet, dove afferma di voler «stabilire un filo diretto con chi, lettori ed elettori, vuole contribuire alla battaglia per la modernizzazione del Paese». Proprio di Brunetta abbiamo già parlato in occasione del Forum PA, dove il ministro ha annunciato l’intenzione di voler rivoluzionare il sistema della Pubblica Amministrazione: un compito che si prospetta molto complesso, anche in virtù della volontà di trasformare tabaccherie, farmacie e uffici postali in terminali della P.A. dove ritirare dei certificati. Non solo. Brunetta ha promesso che nel giro di un anno e mezzo la carta dovrà scomparire dagli uffici pubblici e che le pagelle scolastiche dovranno essere consultabili on line. Staremo a vedere.

Mara Carfagna, ministro delle Pari opportunità, ha un blog , anche se, sottolineano in molti, sul web è nota soprattutto per le sue foto sexy risalenti all’epoca in cui la nostra era una soubrette televisiva.

Ha un sito web Giorgia Meloni, ministro delle Politiche per i giovani, anche se non è curato dalla stessa, ma da alcuni vecchi amici di sezione.

Il sito web di Franco Frattini, Affari esteri, è in costruzione . «La scelta di avere uno spazio web è dovuta alla necessità ed alla voglia di far conoscere, a chi ne sia interessato, la mia attività politica», scrive sul suo sito Angelino Alfano, neo ministro della Giustizia.

Un sito anche per Giulio Tremonti, Economia, molto lontano, però, dall’essere un blog. Analogo discorso per Claudio Scajola, ministro dello Sviluppo Economico e per Maurizio Sacconi, Lavoro, Salute e Politiche Sociali .

«Diciamolo» è il blog di Ignazio La Russa, Difesa, ma, diciamolo pure, non è quasi mai aggiornato. In costruzione i siti web di Luca Zaia , ministro delle Politiche Agricole e Forestali e di Altero Mattioli , Infrastrutture e Trasporti.

Non hanno uno spazio web: Andrea Ronchi, ministro per le Politiche Comunitarie; Elio Vito, Rapporti col in Parlamento; Umberto Bossi, Riforme per il Federalismo; Roberto Calderoli, Semplificazione normativa; Roberto Maroni, Interno; Mariastella Gelmini, istruzione Università e Ricerca; Stefania Prestigiacomo, Ambiente, Tutela del Territorio e del Mare; Sandro Bondi, Beni e Attività Culturali.

Nel governo ombra presentato da Veltroni, hanno un sito web, tra gli altri: Mariangela Bastico , Rapporti con le Regioni; Linda Lanzillotta , Pubblica Amministrazione e Innovazione; Vittoria Franco , Pari Opportunità; Marco Minniti, Interno (in costruzione).

Hanno un blog: Pina Picierno, Politiche per i Giovani; Piero Fassino, Affari esteri; Pierluigi Bersani, Economia, ma l’ultimo aggiornamento risale a marzo.

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