Medici senza frontiere, un equipe chirurgica di MSF entra a Gaza per aiutare le operazioni di soccorso

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Un cargo con 21 tonnellate di materiale medico sempre bloccato all?aeroporto di Tel Aviv. Altre equipe di MSF in viaggio verso la Striscia di Gaza. Lo staff palestinese medico di MSF ha già curato 317 persone.

Gaza / Gerusalemme / Roma, 17 gennaio 2009 – Un equipe chirurgica di Medici Senza Frontiere (MSF) è entrata oggi nella Striscia di Gaza per fornire cure chirurgiche essenziali alle persone gravemente ferite durante le ultime tre settimane di intensi combattimenti tre l?esercito israeliano e Hamas. L?equipe internazionale è composta di 6 persone: un chirurgo vascolare, un chirurgo ortopedico, un anestesista, un infermiere di sala operatoria, un logista e un coordinatore.

L?equipe è stata costretta ad aspettare dieci giorni a Gerusalemme prima di ottenere le autorizzazioni da parte del governo di Israele e le garanzie di sicurezza da parte dell?esercito israeliano per entrare attraverso il valico di Erez nella parte settentrionale della Striscia di Gaza, una zona molto pericolosa ed esposta. MSF non ha ottenuto l?autorizzazione per entrare da altri valichi. L?equipe è entrata insieme a un convoglio del Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) e si è diretto verso Gaza City, dove MSF gestisce una clinica post-operatoria e fornisce scorte mediche agli ospedali.

Un cargo con 21 tonnellate di materiale medico giunto in 15 gennaio dall?Europa e destinato a Gaza è ancora fermo all?aeroporto Ben Gurion fuori Tel Aviv, in attesa dei controlli doganali. Tra il materiale bloccato all?aeroporto ci sono farmaci, antibiotici, anestetici, bende, materiale chirurgico e due tende gonfiabili che possono ospitare sale chirurgiche e un?unità di terapia intensiva con dieci letti dove l?equipe chirurgica di MSF dovrebbe lavorare.

Sempre oggi, un?altra equipe di tre persone (un chirurgo, un anestesista e un coordinatore) si sta dirigendo dal Cairo, in Egitto, verso Rafah, una città sul confine meridionale della Striscia di Gaza. Una volta entrati nella Striscia di Gaza si dirigeranno a nord verso Gaza City. Tuttavia, l?Egitto richiede un?approvazione scritta da parte del loro governo per gli stranieri che vogliono entrare a Gaza, una misura burocratica che crea ritardo negli ingressi.

Una terza euipe di MSF (un chirurgo, un infermiere, un logista e un coordinatore d?emergenza) giungerà a Rafah lunedì. Cercheraano di entrare a Gaza e, a seconda delle condizioni di sicurezza, valuteranno i bisogni nel sud della Striscia.

Poiché molti feriti e malati sono intrappolati nelle loro case, lo staff medico palestinese di MSF continua a rischiare la propria vita per visitare i pazienti nelle loro case fornendo consultazioni e cure mediche per quanto possibile. Fino al 14 gennaio sono state curate in questo modo 317 persone, tra cui 92 sotto i 15 anni e 56 donne.

Una calma relativa a Gaza venerdì ha permesso una maggiore attività alla clinica post-operatoria di MSF a Gaza City. Le cliniche di MSF a Beit Lahia nel nord della Striscia di Gaza e a Khan Younis nel sud rimangono chiuse a causa della violenza e dell?estrema insicurezza.

Per informazioni:
Ufficio stampa di Medici Senza Frontiere: 06 4486921 – 334 6538545 – 335 8489761

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Scritto da Staff_NelParmense

Gennaio 17th, 2009 at 5:13 pm