Storia e Memoria, anniversari di oggi 26 dicembre Santo Stefano, protomartire (Primo martire)

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ANNIVERSARI DI OGGI”

Foglio periodico di TWIMC (www.nesti.org) Parma – Anno V – N. 506 – Edizione del 26.12.09

26 DICEMBRE

* Selezione di anniversari, ricorrenze, eventi e personaggi legati alla giornata *

Eventi:

1606: Esecuzione di Re Lear davanti alla corte d’Inghilterra.

1620: I Padri Pellegrini sbarcano a New Plymouth, Massachusetts.

1792: A Parigi inizia il processo finale a Luigi XVI di Francia.

1898: Marie e Pierre Curie isolano il radio.

1944: Prima rappresentazione di Lo zoo di vetro, di Tennessee Williams.

1991: Il Soviet Supremo scioglie formalmente l’URSS.

2004: Maremoto-tsunami nell’Oceano Indiano: Almeno 300.000 vittime.

Santi Cattolici:

Santo Stefano protomartire (*), Santa Famiglia di Gesù, Giuseppe e Maria,

Santa Vincenza Maria Lopez y Vicuna, Sant’Evaristo di Costantinopoli,

(*) Santo Stefano, protomartire (Primo martire)

Gerusalemme, 33 o 34 ca

Primo martire cristiano, proprio per questo viene celebrato subito dopo la nascita di Gesù.
Fu arrestato nel periodo dopo la Pentecoste, e morì lapidato. In lui si realizza in modo esemplare l
a figura del martire come imitatore di Cristo; egli contempla la gloria del Risorto, ne proclama l
a divinità, gli affida il suo spirito, perdona ai suoi uccisori. Saulo testimone della sua
lapidazione ne raccoglierà l’eredità spirituale diventando Apostolo delle genti. (Mess. Rom.)

La celebrazione liturgica di S. Stefano è stata da sempre fissata al 26 dicembre, subito dopo
il Natale, perché nei giorni seguenti furono posti i “comites Christi”, cioè i più vicini nel suo
percorso terreno e primi a renderne testimonianza con il martirio. Così al 26 dicembre c’è S. Stefano
primo martire della cristianità, segue al 27 S. Giovanni Evangelista, il prediletto da Gesù,
autore del Vangelo dell’amore, poi il 28 i SS. Innocenti, bambini uccisi da Erode con la speranza
di eliminare anche il Bambino di Betlemme; secoli addietro anche la celebrazione di S. Pietro e S. Paolo
apostoli, era nella settimana dopo il Natale, venendo poi trasferita al 29 giugno.

Del grande e veneratissimo martire S. Stefano, si ignora la provenienza, si suppone che fosse greco, i
n quel tempo Gerusalemme era un crocevia di tante popolazioni, con lingue, costumi e religioni
diverse; il nome Stefano in greco ha il significato di “coronato”. Si è pensato anche che fosse un ebreo
educato nella cultura ellenistica; certamente fu uno dei primi giudei a diventare cristiani e che prese
a seguire gli Apostoli e visto la sua cultura, saggezza e fede genuina, divenne anche il primo
dei diaconi di Gerusalemme. Gli Atti degli Apostoli, ai capitoli 6 e 7 narrano gli ultimi suoi giorni.
Nell’espletamento del ministero diaconale Stefano, pieno di grazie e di fortezza, compiva grandi prodigi
tra il popolo, non limitandosi al lavoro amministrativo ma attivo anche nella predicazione, soprattutto fra
gli ebrei della diaspora, che passavano per la città santa di Gerusalemme e che egli convertiva alla
fede in Gesù crocifisso e risorto. Nel 33 o 34 ca., gli ebrei ellenistici vedendo il gran numero di convertiti,
sobillarono il popolo e accusarono Stefano di “pronunziare espressioni blasfeme contro Mosè e
contro Dio”. Gli anziani e gli scribi lo catturarono trascinandolo davanti al Sinedrio e con falsi testimoni f
u accusato: si scagliarono su di lui e a strattoni lo trascinarono fuori dalle mura della città e presero a
lapidarlo con pietre, i loro mantelli furono deposti ai piedi di un giovane di nome Saulo
(il futuro Apostolo delle Genti, S. Paolo), che assisteva all’esecuzione.

Dopo la morte di Stefano, iniziò la diffusione delle reliquie per il mondo conosciuto di allora.
Molti miracoli avvennero con il solo toccarle, addirittura con la polvere della sua tomba;
poi la maggior parte delle reliquie furono razziate dai crociati nel XIII secolo, cosicché ne
arrivarono effettivamente parecchie in Europa (a Venezia, Costantinopoli, Napoli, Besançon,
Ancona, Ravenna, ma soprattutto a Roma). La proliferazione delle reliquie, testimonia il grande
culto tributato in tutta la cristianità al protomartire santo Stefano, già veneratissimo prima ancora
del ritrovamento delle reliquie nel 415. Chiese, basiliche e cappelle in suo onore sorsero dappertutto,
solo a Roma se ne contavano una trentina, delle quali la più celebre è quella di S. Stefano Rotondo al
Celio, costruita nel V secolo da papa Simplicio. Ancora oggi in Italia vi sono ben 14 Comuni che portano
il suo nome; nell’arte è stato sempre raffigurato indossando la ‘dalmatica’ la veste liturgica dei diaconi;
suo attributo sono le pietre della lapidazione, per questo è invocato contro il mal di pietra, cioè i calcoli
ed è il patrono dei tagliapietre e muratori.

Patronato: Diaconi, Fornaciai, Mal di testa – Emblema: Palma, Pietre

Storia e Memoria – 26 Dicembre 2009 (Thanks to: Wikipedia, A.Borrelli, Santi e Beati)

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Scritto da Staff_NelParmense

Dicembre 26th, 2009 at 10:45 am

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