Storia e Memoria, ANNIVERSARI DEL 26 MARZO

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Eventi:

1842: Montevideo, Giuseppe Garibaldi sposa la sudamericana Anita

1930: Dal suo yacht Elettra ancorato a Genova, Guglielmo Marconi accende Le lampade del Municipio di Sydney tramite un segnale radio (*)

1942: Giungono ad Auschwitz (Polonia) le prime donne deportate

1953: Jonas Salk annuncia la scoperta del vaccino antipolio

1979: Sadat, Begin e Carter firmano il Trattato di pace israelo-egiziano

2000: Vladimir Putin viene eletto presidente della Russia

2003: Guerra in Iraq: le truppe degli USA raggiungono Najaf

Morti:

1827 – Ludwig van Beethoven, compositore (n. 1770)

1892 – Walt Whitman, poeta statunitense (n. 1819)

1923 – Sarah Bernhardt, attrice teatrale francese (n. 1844)

1959 – Raymond Chandler, scrittore statunitense (gialla) (n. 1888)

1979 – Ugo La Malfa, politico italiano (n. 1903)

1980 – Roland Barthes, saggista e critico letterario francese (n. 1915)

2000 – Edgardo Egaddi, musicista e direttore di coro italiano (n. 1925)

2007 – Beniamino Andreatta, economista e politico italiano (n. 1928)

2007 – Diana Torrieri, attrice italiana (n. 1913)

Santi Cattolici:

Venerabili Luigi Martin e Zelia Guerin, Genitori di S. Teresa di Gesù Bambino (**)

Santi Emanuele, Quadrato, Teodosio martiri, Santa Lucia Filippini vergine, San Ludgero di Munster vescovo, Santi Montano e Massima sposi, Beata Maddalena Caterina Morano, Sant’Everardo di Nellemburg, Serva di Dio Maria di Gesù Landi,

(*) Guglielmo Marconi

Guglielmo Marconi nacque a Bologna, in via delle Asse 1170, il 25 aprile 1874 da Giuseppe e da una giovane irlandese protestante, Annie Jameson, religione in cui fu allevato anche il giovane Guglielmo causa una precisa condizione voluta dalla madre prima del matrimonio.

Guglielmo non riceve una istruzione formale, dimostrando poco interesse nei suoi studi non completa il corso nella scuola tecnica, ma promette molto bene in fisica studiando a casa sotto la guida del Prof. Vincenzo Rosa di Livorno. Fin da ragazzo sentì nascere in se un’irresistibile vocazione per la fisica e l’elettricità e studiò i lavori di Maxwell, Hertz, Righi, Lodge ed altri.

All’età di venti anni il giovane genio comincia a fare esperimenti come amatore, che lo porteranno in poco tempo all’invenzione della telegrafia senza fili.

Questi esperimenti vengono iniziati nella soffitta di “Villa Griffone” di Pontecchio, la villa di campagna di suo padre, situata nel distretto amministrativo di Sasso. Con modifiche successive Marconi aumenta progressivamente la distanza di comunicazione. I segnali vengono ricevuti con successo ad una distanza di 2400 m e finalmente, al termine di Settembre, la trasmissione supera l’ostacolo di una collina; questo esperimento storico, concluso col famoso colpo di fucile, celebra la “nascita della radio.”

L’invenzione di Marconi viene offerta al Ministero delle Poste e Telegrafi di Roma ma da questi cortesemente rifiutata. Il 12 Febbraio 1896 Guglielmo e sua madre partono per Londra, dove Marconi viene presentato a William Preece Ingegnere Capo del Post Office.

L’invenzione è considerata molto interessante e Mr. Preece offre al giovane italiano pieno sostegno mettendo laboratori ed ingegneri del Post Office a disposizione di Marconi. Comincia un periodo di dimostrazione pubblica, viene data grande pubblicità ed ognuno dei partecipanti si prepara con impegno.

Diventa presto molto popolare, un uomo da prima pagina, amato dalla gente di tutto il mondo che gli è riconoscente per il grande aiuto della radio nel salvataggio di vite umane. Marconi brevetta le sue invenzioni ma permette all’Italia di ricavare gratuitamente dei vantaggi dai suoi brevetti, è un grande patriota. Nel campo delle applicazioni, ciascuno degli esperimenti di Marconi ha rappresentato una novità, uno stadio nel progresso della radio ed un nuovo primato.

A Poldhu, in Cornovaglia, nel 1901 Marconi costruisce una grande stazione di 25 kW che rappresenta l’ultima parola nel campo delle comunicazioni radio per molti anni: da qui giunge la famosa “S” attraverso l’Atlantico a St. John, Newfoundland il 12 Dicembre 1901:la notizia della grande conquista aveva lasciato increduli molti scienziati famosi, testimoni di quanto le invenzioni fossero di molto in anticipo nel campo della radio.

Nel 1905 sposò la nobile scozzese Beatrice O’Brien dalla quale ebbe quattro figli. Quindi si risposò con la nobile romana Cristina Bezzi Scali dalla quale, nel 1930, ebbe un’altra figlia, Elettra.

Nel 1907 istituì il primo servizio pubblico radiotelegrafico Europa-America. Nel 1909, in gennaio, il naufragio in Atlantico del piroscafo Republic, scontratosi causa nebbia con un altro piroscafo, portò al salvataggio di 2000 passeggeri da altri piroscafi accorsi essendo stati avvisati tramite il telegrafo Marconi.

Questo fatto creò grande scalpore. Nel dicembre dello stesso anno ottenne il Premio Nobel per la fisica assieme a Ferdinand Braun inventore del tubo a raggi catodici.

Il 15 aprile 1912 affonda il transatlantico Titanic e nella tragedia muoiono 1000 passeggeri mentre 700 vengono salvati da piroscafi accorsi alla richieste di aiuto lanciata per radio. Molti di più sarebbero stati salvati se un piroscafo inglese passato nelle vicinanze fosse stato fornito di apparecchiatura radio. Il fatto aumentò notevolmente la popolarità dell’invenzione marconiana.

Nel 1919 compra una nave chiamata “Elettra” che diventa il suo laboratorio. Nel 1922 la crociera dell’Elettra nell’Atlantico segna un punto di svolta nelle comunicazioni radio: i segnali sono ricevuti anche a New York, Rio de Janeiro, Buenos Aires, Montreal ed Australia.

La nave arriva quindi a New York e Marconi tiene la sua famosa conferenza all’American Institute of Electrical Engineers illustrando le proprietà delle HF ed annuncia un nuovo sistema di stazioni radio con l’impiego di onde corte. Nel 1928 la tragedia del dirigibile Italia. I superstiti della “Tenda Rossa” vengono salvati grazie alla piccola radio a onde corte. Da allora tutti i velivoli destinati a lunghe distanze vengono forniti di apparecchiature radio a onde corte. Molto noto è l’evento del 26 Marzo 1930 quando Marconi emette, dalla sua nave a Genova, impulsi telegrafici che accendono le lampade della Town Hall a Sydney.

Il 12 Ottobre da Roma, Marconi illumina la statua del Corcovado a Rio de Janeiro usando lo stesso metodo. Nel 1933-1934 ha luogo intorno al mondo un viaggio trionfale di Marconi. Il 2 Ottobre 1933 viene celebrato a Chicago il “Marconi Day” presente il grande inventore che trasmette segnali intorno al mondo facendoli rimbalzare attraverso le sue stazioni di New York, Londra, Roma, Bombay, Honolulu, San Francisco e Chicago, in 3 minuti e 25 secondi.

Riceve 15 lauree da Università diverse; Senatore d’Italia; Marchese; Presidente dell’Accademia italiana; Presidente del C.N.R.; Cavaliere di Gran Croce del Royal Victorian Order per il quale può essere chiamato Sir Guglielmo o Sir William.

Marconi dedica i suoi ultimi anni all’Italia, interessato nel campo avanzato delle onde elettromagnetiche, microonde ed applicazioni mediche (Marconiterapia).

Muore a Roma il 20 Luglio 1937. Il giorno dopo la sua morte, ad ora convenuta, le stazioni radio di tutto il mondo interrompono le loro trasmissioni per due minuti, in memoria dell’uomo le cui istituzioni ed invenzioni, conquistando l’etere, avevano annullato le distanze tra i continenti.

(**) Venerabili Luigi Martin e Zelia Guerin

Genitori di S. Teresa di Gesù Bambino

Il lavoro o l’educazione dei figli, l’amore coniugale o l’apertura e l’attenzione verso gli altri? Rileggendo la vita di Luigi Martin e Zelia Guerin, i genitori di santa Teresa di Lisieux, si cerca invano il prevalere di un aspetto o dell’altro nello stabilire quale abbia contato di più nel cammino verso la santità. Perché la loro vita è piuttosto la testimonianza di una quotidianità vissuta alla presenza di Dio.

Luigi Giuseppe Stanislao Martin nacque a Bordeaux, nella Francia sud-occidentale, il 22 agosto 1823, mentre Zelia Guèrin nacque il 23 dicembre 1831 a Gandelain, sobborgo di Saint Denis sur Sarthon nell’Orne, Francia nord-occidentale.

Ebbero nove figli, tra i quali quattro morti in tenera età: Maria (Suor Maria del Sacro Cuore, carmelitana a Lisieux), Paolina (Suor Agnese di Gesù, carmelitana a Lisieux), Leonia (Suor Francesca Teresa, visitandina), Elena, Giuseppe Luigi, Giuseppe Giovanni Battista, Celina (Suor Genoveffa del Volto Santo, carmelitana a Lisieux), Melania Teresa, Teresa (Suor Teresa del Bambino Gesù e del Volto Santo, carmelitana a Lisieux). Teresa scriverà: “Avevo soltanto buoni esempi intorno a me e naturalmente volevo seguirli”. Creano un ambiente familiare di grande laboriosità e di forte sensibilità di fede, che porterà tutte le figlie a consacrarsi al Signore nella vita religiosa.

Proprio il dolore e la gioia legate ai figli -tre morti ancora bambini, quattro entrate in convento- attraversano gran parte della vita coniugale di Luigi e Zelia, che entrambi, prima del matrimonio, avevano tentato di intraprendere la vita religiosa.

“Quando abbiamo avuto i nostri figlioli -scrive Zelia nel 1877, ormai alla fine della sua vita- le nostre idee sono un po’ cambiate: non vivevamo più che per loro, questa era la nostra felicità. Insomma tutto ci riusciva facilissimo, il mondo non ci era più di peso”. E l’amore tra Luigi e Zelia sembra proprio consistere nell’aiuto a scoprire questa positività.

L’affronto del dolore e delle difficoltà è peraltro uno degli aspetti che rende moderna questa coppia di 150 anni fa: l’educazione dei figli è un altro, con un’attenzione centrata su ciò che formava il loro animo. Come si deduce dalla dichiarazione delle figlie al processo di beatificazione di Teresa: “La nostra mamma vigilava con grande attenzione sull’anima delle sue bambine e la più piccola mancanza non era lasciata senza rimprovero. Era un’educazione buona e affettuosa, ma oculata e accurata”.

Analoga immagine si ricava dai ritratti che Teresa fa di suo padre (la mamma morì quando aveva appena 4 anni). In ogni caso la vera dote lasciata dai Martiri è la testimonianza della fede, come dimostra santa Teresa quando ringrazia di aver avuto “genitori degni più del Cielo che della Terra”.

Zelia Guèrin muore di cancro il 28 agosto 1877. Luigi Martin muore dopo un periodo di malattia a Saint Sèbastien de Morsent, a La Musse, il 29 luglio 1894.

Il 26 marzo 1994 papa Giovanni Paolo II ha proclamato le loro virtù eroiche, e da quel giorno godono nella Chiesa del titolo di “Venerabili”.

La loro causa di beatificazione sta sostenendo l’esame della Commissione medica e teologica, che -a poco più di un anno dalla chiusura del processo diocesano a Milano- sta valutando il miracolo attribuito alla coppia, ovvero la vita salvata a Pietro Schilirò, un bambino di Monza nato con una grave malformazione ai polmoni che non lasciava speranza.

Nella foto: Guglielmo Marconi ed i Venerabili Luigi Martin e Zelia Guerin, genitori di S.Teresa di Gesù Bambino

Storia e Memoria. 26 Marzo 2010 (Thanks to: Antonio Borrelli, Carmelo Randello, Riccardo Calcioli, Santi e Beati, Wikipedia, Museo Marconi)

Storia e Memoria . 528

Questo articolo é anche on-line e si può legge cliccando su: http://www.nesti.org/post/1207134110/Storia+e+Memoria+++.528#more

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http://www.articolionline.net/2010/03/storia-e-memoria-528.html

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Scritto da Staff_NelParmense

Marzo 26th, 2010 at 1:41 am

Pubblicato in Notizie Parmensi

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