Teatro del Cerchio, via Pini 16/a (Parma)

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zombietudineDimenticatevi il film cult “La notte dei morti viventi” e i tanti sequel cinematografici sul tema dei fuoriusciti dalle tombe. Qui siamo a teatro e precisamente al Cerchio dove sabato 14 novembre alle ore 21.00, s’indagherà, non senza una doverosa quanto ineludibile inquietudine di fondo, su uno stato esistenziale particolare, che potremmo definire di “quasi morte” o meglio ancora di “pseudo vita”. “Zombitudine” questo il titolo dell’irriverente, graffiante spettacolo scritto e interpretato da Daniele Timpano ed Elvira Frosini, coloro che Renato Palazzi (uno tra i più autorevoli critici italiani) ha definito sulla scena “fra le presenze più imprevedibili e provocatorie del teatro italiano di oggi”. Protagonisti un uomo e una donna, ad attendere un evento misterioso, rifugiati in un teatro simbolico (e al tempo stesso reale) insieme al pubblico, che attende a sua volta l’arrivo di qualcuno o di qualcosa: che sia la morte liberatrice? Oppure l’inizio di una nuova era?

Forse sono solo gli Zombi che devono giungere fin qua e gli Zombi siamo noi: esplicativa in questo senso sarà l’incursione cittadina di sabato mattina, quando i partecipanti del seminario “Corpo morto” condotto al Cerchio dagli stessi Timpano e Frosini “invaderanno” il cuore della città, un lavoro collettivo che mira a smascherare il gioco cannibalico del consumo, passando per stereotipi e depositi dell’immaginario e a mostrarci i veri noi stessi, nella nostra condizione quotidiana, di quell’oggi che ci vuole appunto Zombi, impotenti, ignavi, stretti tra le maglie di una forma di vita non più pulsante ma intontita da imperanti questioni economiche, dalle esigenze di un Mercato che tutto domina e governa; noi a rappresentare i cliché di un’Italia cadaverica, ad autoaccusarci, per difetti e carenze, e ad accusare a nostra volta, anche quell’idea diffusa, assunta come inviolabile, di un teatro ormai mummificato. L’unica speranza di ribellione, la sola prospettiva di rinascita e possibilità di palingenesi umana risiede, come paradosso necessario a creare un cortocircuito emotivo, nella figura dello Zombi stesso, immagine di quel “morto vivente” che vive una vita claustrofobica, asfittica e alienante ma che ad essa può e deve dire basta (anche se può significare la fine). Certo non sarà facile mettere a fuoco l’obiettivo, la salvezza, e aggirare ogni pericolo. Ma la chiamata è urgente e la protesta inevitabile, così come l’adunata, organizzata per l’occasione in via Pini: Zombi di tutto il mondo unitevi!

Per info e prenotazioni: 3318978682 – info@teatrodelcerchio.it

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Scritto da Staff_NelParmense

Novembre 14th, 2015 at 1:20 am

Pubblicato in Notizie Parmensi

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