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Archive for the ‘Medici senza frontiere’ tag

Grecia, MSF denuncia la situazione critica per migranti e richiedenti asilo nelle strutture di detenzione nella regione di Evros

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MSF chiede al governo greco misure immediate per garantire condizioni di accoglienza dignitose per i migranti

Roma/Atene, 14 Dicembre 2010 – Migranti e richiedenti asilo detenuti nella regione di Evros, nel nord della Grecia, si trovano in una situazione critica. Negli ultimi due mesi il numero dei migranti senza documenti che ha attraversato il confine dalla Turchia verso la Grecia è aumentato significativamente, fino a 300 nuovi arrivi al giorno. A seguito del recente afflusso, le strutture di detenzione sono sovraffollate mentre le condizioni delle celle sono spaventose. Per rispondere agli urgenti bisogni dei migranti detenuti, Medici Senza Frontiere (MSF) ha avviato un intervento di emergenza nella regione di Evros, fornendo assistenza medica e umanitaria.

Durante una valutazione effettuata nel mese di novembre in due centri di detenzione (Venna, Fylakio) e in tre stazioni di polizia di frontiera (Soufli, Tychero e Feres), MSF ha documentato le condizioni dure e disumane in cui vengono tenuti i migranti trattenuti. Molte delle strutture sono sovraffollate e operano con una capacità due o tre volte superiore alle loro possibilità. A causa della mancanza di spazio, uomini, donne, giovani e minori non accompagnati vengono tenuti insieme nelle stesse celle. Molti dormono sul pavimento accanto alle toilette. Strutture di detenzione capaci di ospitare più di 100 persone hanno soltanto due toilette e due docce e manca il materiale per la pulizia e l’igiene personale. Nonostante la presenza dello staff medico del Ministero della Sanità in molte strutture (inclusi medici, infermieri e uno psicologo), i servizi medici sono ancora inadeguati per le esigenze dei detenuti a causa del numero insufficiente di medici, l’assenza di interpreti e la mancanza di uno screening medico dei nuovi arrivati. In più, migranti e richiedenti asilo ricevono informazioni scarse o nulle sul loro status legale e sul sistema di detenzione.
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Dicembre 14th, 2010 at 8:10 pm

Emergency, prosegue la raccolta firme contro il tetto al 5 per 1000

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Emergency e numerose altre associazioni hanno promosso un appello al Parlamento, chiedendo di eliminare, nel testo della “Legge per la stabilità” di prossima discussione, il tetto di 100 milioni di euro da destinare al 5 per 1000 per l’anno 2011: un taglio dei fondi del 75% che coinvolgerebbe l’intero terzo settore.

Siamo già a oltre 160.000 firme.

Chiediamo una mano anche a te: aiutaci a diffondere la notizia e, se non lo hai ancora fatto, sottoscrivi l’appello su www.iononcisto.org per dare più forza alla nostra richiesta.

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Dicembre 7th, 2010 at 5:18 pm

Inviato in Associazioni No Profit,Notizie

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Medici Senza Frontiere “Colera ad Haiti”

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L’epidemia non si attenuerà presto. MSF chiede l’intervento di altre organizzazioni e agenzie umanitarie già presenti sul posto

Roma, 16 novembre 2010 Medici Senza Frontiere (MSF) ha finora curato più di 12.000 persone per il colera e sintomatologie affini, ma prevede che la diffusione del batterio non si affievolirà presto. MSF ha dispiegato 150 operatori internazionali che lavorano al fianco di 1.000 haitiani per gestire i programmi di cura del colera, con una capacità di 1.000 posti letto in tutto il paese.

Le organizzazioni attualmente coinvolte nella risposta all’emergenza colera non possono farcela da sole. Serve un maggiore coinvolgimento di tutti gli attori presenti sul posto”, dichiara Stefano Zannini, capo missione di MSF ad Haiti. “Le previsioni a breve e lungo termine indicano che la situazione peggiorerà ancora prima di migliorare”.

Secondo le autorità haitiane, sono quasi 1.000 i decessi ufficiali. In diverse zone del nord e in altre parti del paese, gli ospedali continuano a ricoverare casi sospetti di colera nonostante siano ormai pieni. Bisogna però ancora sviluppare l’accesso a fonti d’acqua potabile, oltre ai sistemi di gestione dei rifiuti e a sepolture sicure, per rendere efficace la prevenzione e la cura.
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Novembre 17th, 2010 at 1:30 am

HAITI Medici Senza Frontiere interviene nelle aree colpite dal colera

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Roma, 22 ottobre 2010A seguito del manifestarsi di un’epidemia di dissenteria acuta nella regione di Artibonite, le equipe di Medici Senza Frontiere (MSF), composte da medici, infermieri e logisti, si sono immediatamente recate nelle aree interessate, lungo il fiume Artibonite, tra le città di Saint-Marc e Mirebalais.

Secondo le autorità sanitarie haitiane, almeno 138 persone sarebbero decedute e sono stati confermati 1.500 casi di colera.

In collaborazione con le autorità sanitarie nazionali, MSF sta fornendo supporto medico e tecnico e materiale alle strutture sanitarie di Saint-Marc. Le equipe di MSF stanno trattando i pazienti e stanno predisponendo le misure di prevenzione necessarie ad evitare il propagarsi dell’epidemia. Inoltre, MSF invierà ulteriore materiale medico e personale specializzato nelle zone colpite.

MSF non è in grado di confermare né la causa né l’esatta natura batterica dell’epidemia. La regione di Artibonite non è tra quelle colpite dal sisma dello scorso 12 gennaio.

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Ottobre 22nd, 2010 at 8:50 pm

Medici senza Frontiere GIORNATA MONDIALE DELL’ALIMENTAZIONE (16 OTTOBRE)

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E’ urgente riformare gli aiuti alimentari internazionali per combattere la malnutrizione

I maggiori donatori internazionali forniscono aiuti alimentari di bassa qualità ai bambini malnutriti.
E’ ora di porre fine a questo “doppio standard”.

Roma, 14 ottobre 2010 Oggi a Roma in occasione dell’incontro “Fame di denuncia: perché il cibo non basta”, promosso da Medici Senza Frontiere (MSF) presso il Senato della Repubblica, l’organizzazione medico-umanitaria, attraverso una lettera aperta indirizzata al Governo italiano e a tutti gli altri governi dei paesi donatori, ha chiesto pubblicamente una riforma nella qualità degli aiuti alimentari. (https://www.medicisenzafrontiere.it/immagini/file/comunicati_stampa/lettera_aperta_governo_nut.pdf)

In occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione del 16 ottobre, MSF denuncia che i maggiori donatori internazionali –  fra cui Stati Uniti, Canada, Giappone e Unione Europea – continuano a fornire e finanziare l’acquisto di alimenti di bassa qualità dal punto di vista nutrizionale in favore dei paesi in via di sviluppo, nonostante prove scientifiche definitive della loro inefficacia nel ridurre la malnutrizione infantile.

La malnutrizione, nonostante sia una malattia curabile e prevenibile, colpisce 195 milioni di bambini nel mondo, la maggior parte dei quali vive in zone non coinvolte in conflitti armati ed è la causa nascosta del decesso di almeno un terzo degli 8 milioni di bambini sotto i 5 anni che muoiono ogni anno.
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Ottobre 16th, 2010 at 12:45 am

Medici Senza Frontiere al Festival “Internazionale a Ferrara” 1-3 ottobre 2010

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Dibattiti, libri, mostre fotografiche per raccontare le crisi dimenticate

Roma, ottobre 2010 – Medici Senza Frontiere (MSF) per il secondo anno consecutivo è partner del Festival “Internazionale a Ferrara” (da venerdì 1 a domenica 3 ottobre), organizzato dalla rivista Internazionale e dal Comune di Ferrara. All’interno del ricco programma, MSF cura una serie di dibattiti sull’azione umanitaria, presentazioni di libri, mostre fotografiche, proiezione di film (tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero).

Per il secondo anno consecutivo MSF è presente al Festival. È una straordinaria finestra sul mondo – dichiara Sergio Cecchini, Direttore della Comunicazione di MSF Italia – grazie alla quale possiamo proporre momenti di riflessione e conoscenza su alcuni dei contesti e dei temi più complessi e delicati in cui lavoriamo. Attraverso i nostri appuntamenti intendiamo accendere un riflettore sulle crisi umanitarie dimenticate dai media e sulle vittime di guerre, malattie e catastrofi naturali. Dibattiti sulle nuove strategie per combattere la malnutrizione infantile e sul rapporto tra soccorso umanitario e protezione dei civili, i nuovi modi per raccontare le crisi umanitarie, come la mostra ‘Starved for attention: il cibo non basta’ e quella di foto e illustrazioni “Il fotografo” al film “Living in emergency: storie di medici senza frontiere”, sono solo alcuni dei momenti che caratterizzano la nostra presenza a Ferrara. L’azione umanitaria e la riflessione sulle sfide che noi operatori affrontiamo ogni giorno, trova nel Festival di Internazionale una grande opportunità per un confronto critico e innovativo”
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Ottobre 1st, 2010 at 1:00 am

Pakistan, Medici Senza Frontiere aumenta le attività nelle zone alluvionate

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MSF distribuisce 540mila litri d’acqua pulita al giorno – Forniti 15mila kit d’emergenza per oltre 100mila persone ed effettuate circa 17mila visite mediche, ma migliaia di persone sono ancora escluse da ogni tipo di assistenza

Islamabad/Roma, 25 agosto 2010 – Medici Senza Frontiere (MSF) sta aumentando la distribuzione di acqua potabile sia nelle principali città che nei villaggi remoti di Khyber Pakhtunkhwa, Charssada, Swat, Nowshera, Lower Dir e Dargai e inizierà la distribuzione di acqua e le attività per il ripristino dei servizi igienici anche nelle province di Sindh e Balochistan.

Nelle zone colpite dalle alluvioni, MSF attualmente distribuisce circa 540mila litri d’acqua pulita al giorno attraverso diversi punti di approvvigionamento fissi e mobili. “E’ preoccupante che alcune famiglie che possiedono piccole pompe nella propria casa, abbiano ricominciato ad usarle. L’acqua è ancora contaminata e può trasmettere molte malattie. Continueremo a fornire acqua pulita fino a quando sarà possibile verificare che l’acqua è sufficientemente sicura per l’uso quotidiana”, spiega Muhammad Shakeel, operatore di MSF a Nowshera.

A Dera Murad Jamali, nella provincia del Baluchistan, MSF è particolarmente preoccupata dal fatto che in aggiunta alle scarse condizioni igieniche, i livelli di malnutrizione della popolazione – già allarmanti prima delle alluvioni – stanno peggiorando. MSF sta proseguendo i propri programmi nutrizionali per bambini già esistenti nell’area.

Dall’1 agosto, MSF ha effettuato più di 16.664 visite mediche alle persone colpite dalle alluvioni. A causa dell’aumento dei pazienti affetti da diarrea acuta, MSF ha installato centri per la cura della diarrea a Swat, Lower Dir, Malakand, Hangu, Kot Addu e Dera Murad Jamali, oltre che a Dera Murad Jamali, in Baluchistan, e a Kot Addu, nel Punjab. Finora, sono stati curati circa 1.600 casi di diarrea acuta.
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Agosto 25th, 2010 at 6:30 pm

Kyrgyzstan, violenze e tensione continuano nel sud del paese MSF chiede che sia garantito a tutti l’accesso all’assistenza sanitaria

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Ginevra/Roma 22 luglio 2010 – Cinque settimane dopo i violenti scontri nel sud del Kyrgyzstan e nonostante un apparente ritorno alla normalità, medici, psicologi e infermieri di Medici Senza Frontiere (MSF) continuano ogni giorno a far fronte a nuovi casi di violenza. Ancor più grave è il fatto che l’accesso ad un’adeguata assistenza sanitaria per le vittime non è uguale per tutti, ma dipende dalla comunità di appartenenza.

Ogni giorno, nelle nostre cliniche mobili e nelle strutture sanitarie con cui collaboriamo, il nostro personale medico assiste pazienti che hanno recentemente subito violenze o che mostrano addirittura segni di tortura. Molte persone, soprattutto della comunità uzbeca di Osh, affermano di non volersi rivolgere a strutture mediche pubbliche per paura di essere arrestate”, racconta Andrei Slavuckij, responsabile dei progetti di MSF in Kyrgyzstan.

In un clima di paura e sfiducia tra le comunità uzbeka e kyrgyza, l’accesso alle cure mediche è ancora un problema, a causa della presenza delle forze armate nei dintorni di alcune strutture mediche di Osh. La paura di non ricevere un’assistenza adeguata impedisce a molte persone, che necessiterebbero di cure mediche urgenti, di rivolgersi alle strutture.

In un contesto così teso e volubile, chiediamo alle autorità competenti di garantire la neutralità delle strutture sanitarie. E’ essenziale che ogni paziente che abbia bisogno di cure possa ricevere l’assistenza adeguata, a prescindere dalla propria provenienza”, dichiara Bruno Jochum, Direttore delle Operazioni per MSF.

Dall’inizio dell’attuale crisi, MSF ha effettuato più di 1.400 visite mediche attraverso il personale delle cliniche mobili all’interno e nei dintorni di Osh e Jalal-Abad. MSF ha inoltre supportato 25 strutture sanitarie attraverso la fornitura di medicinali e apparecchiature mediche. Attualmente, centinaia di persone sono ancora sotto shock dopo gli eventi violenti e traumatici di giugno. I bisogni psicologici sono enormi e MSF sta progressivamente indirizzando la propria azione sul supporto psicologico.

Leggi il documento (in inglese) di MSF: “Southern Kyrgyzstan. Traumatised communities lack access to health care” (Luglio 2010):
http://www.medicisenzafrontiere.it/immagini/file/pubblicazioni/KG_Briefing%20paper_200710.pdf

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Luglio 22nd, 2010 at 4:30 pm

Medici senza Frontiere, Haiti, sei mesi dopo il terremoto

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Teleconferenza di Medici Senza Frontiere da Port-Au-Prince

Giovedì 8 luglio 2010
ore 15.30

(ora italiana)

Roma/Port-au-Prince, 7 luglio 2010 – A sei mesi dal terremoto che ha colpito Haiti, Medici Senza Frontiere (MSF) organizza una teleconferenza internazionale in diretta da Haiti con Stefano Zannini e Hans Van Dillen, capimissione di MSF a Haiti che lavorano sull’isola da prima del terremoto e che hanno seguito l’emergenza dalle prime ore del 12 gennaio.

Nel corso della teleconferenza verrà illustrata la situazione generale, sei mesi dopo il sisma, per quanto riguarda l’accesso all’assistenza sanitaria e si illustreranno le attività di MSF e gli sviluppi futuri.

La teleconferenza è in programma per giovedì 8 luglio: ore 15.30 in INGLESE e ore 16 in FRANCESE (ora italiana in entrambi i casi).
Per collegarsi in teleconferenza bisogna digitare il numero telefonico (703) 639-2051.

Giovedì 8 luglio verrà inoltre distribuito alla stampa il rapporto di MSF dal titolo “Emergency Response after the Haiti Eartquake: choices, obstacles, activities and finance”.

Per le TV sono disponibili immagini video.

Medici Senza Frontiere è la più grande organizzazione medico-umanitaria indipendente al mondo. Nel 1999 è stata insignita del Premio Nobel per la Pace. Opera in oltre 60 paesi portando assistenza alle vittime di guerre, catastrofi ed epidemie. www.medicisenzafrontiere.it

Per informazioni: Ufficio Stampa  MSF Italia  tel. 06.44.86.921 – 335.8489761 – 349.8132110

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Luglio 8th, 2010 at 1:15 am

Sudafrica, Mondiale 2010 HALFTIME, LA BATTAGLIA CONTRO L’AIDS NON E’ FINITA

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Domani, venerdì 2 luglio a Johannesburg torneo di calcio fra pazienti affetti da HIV/AIDS e personale di MSF per ricordare che la battaglia contro l’AIDS non è finita

Johannesburg / Roma 1 luglio 2010Un torneo di calcio a cinque che riunisce pazienti affetti da HIV/AIDS e operatori umanitari di Medici Senza Frontiere (MSF) impegnati nei progetti di lotta all’AIDS in Sud Africa, Mozambico, Swaziland e Zimbabwe. Il torneo HALFTIME, è in programma per domani, venerdì 2 luglio dalle 10.30 a Johannesburg, presso il Newton Park. 6 squadre miste, per un totale di 30 partecipanti, si sfideranno per tutta la giornata dando vita ad un mini-torneo.

Le sei squadre si affrontano sul campo unite da un obiettivo comune: ricordare al mondo che la lotta all’Hiv/Aids non è finita e per chiedere ai donatori internazionali insolventi di rispettare i loro impegni presi per il finanziamento delle cure antiretrovirali salvavita in Africa.
Le squadre del torneo HALFTIME si sono allenate duramente, non solo per vincere ma anche per dimostrare che le cure antiretrovirali danno una seconda possibilità di vita e l’opportunità di poter giocare a calcio e quindi di poter condurre una vita normale.

HALFTIME è un’iniziativa di sensibilizzazione per ricordare che la battaglia per la lotta all’HIV/AIDS non è finita:  si stima che 5,7 milioni di sudafricani siano sieropositivi e che la coinfezione tubercolosi TBC–HIV, sia la prima causa di morte tra i pazienti sieropositivi. Nel paese dove si stanno giocando i mondiali di calcio, oltre un milione di persone non ha accesso alle cure antiretrovirali. Inoltre negli ultimi mesi, si è assistito al calo dei finanziamenti da parte dei donatori istituzionali, per sovvenzionare le cure e i trattamenti antiretrovirali a livello mondiale, come MSF ha denunciato nel recente rapporto “No time to quit:

HIV/AIDS treatment gap widening in Africa” (link a: http://www.medicisenzafrontiere.it/msfinforma/comunicati_stampa.asp?id=2360&ref=listaHomepage).

Con questa iniziativa MSF vuole sottolineare la determinazione e l’impegno delle persone che lavorano in prima linea nella lotta contro l’HIV/AIDS e intende inoltre dimostrare l’importanza vitale delle cure antiretrovirali di fronte ad una malattia che uccide ogni anno 2 milioni di persone al mondo.
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Luglio 1st, 2010 at 7:19 pm

Grecia, nuovo rapporto di MSF “Migranti nei centri di detenzione: vite in sospeso” Gravi conseguenze della detenzione sulla salute di migranti e richiedenti asilo

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MSF chiede al Governo greco di garantire condizioni di vita dignitose

Atene/Roma, 17 giugno 2010Alla vigilia della Giornata Mondiale del Rifugiato (20 giugno), Medici Senza Frontiere (MSF) presenta il rapporto “Migranti nei centri di detenzione: vite in sospeso”,in cui documenta l’impatto della detenzione sulla salute fisica e mentale dei migranti e dei richiedenti asilo nei Centri di detenzione in Grecia. MSF chiede alle autorità greche di garantire condizioni di vita dignitose per i migranti reclusi e di prendere in considerazione soluzioni alternative alla detenzione.

Il rapporto di MSF dal titolo ‘Migranti nei centri di detenzione: vite in sospeso’, documenta le condizioni di vita inaccettabili nei tre centri di detenzione (Pagani nell’isola di Lesbo, Filakio a Evros e Venna a Rodopi) dove dall’agosto del 2009, MSF fornisce supporto psicologico ai migranti detenuti. Il rapporto mostra che  la detenzione può esacerbare i sintomi esistenti e può causare nuovi traumi e sofferenza psicologica”, spiega Ioanna Kotsioni Vice-Capo Missione di MSF nei progetti per migranti in Grecia. La maggior parte dei migranti assistiti da MSF in Grecia descrive la detenzione come un’esperienza disumana e dolorosa. La detenzione è la maggior causa di ansia e sofferenza.

Molti di loro sono fuggiti da paesi instabili o dilaniati dalla guerra come l’Afghanistan o l’Iraq in  cerca di una vita più sicura. Hanno affrontato un viaggio lungo e pericoloso per raggiungere l’Europa e all’arrivo sono stati arrestati e reclusi in condizioni degradanti. Secondo il rapporto, almeno un terzo dei pazienti curati da MSF ha dichiarato di aver subito o assistito ad atti di violenza nei paesi di origine o di aver visto serie minacce alla propria vita. Gli psicologi di MSF  hanno riscontrato sintomi riconducibili alla sindrome da stress post-traumatico (PTSD) nel  9,5% dei casi. Durante gli incontri individuali il 39% dei pazienti presentava sintomi di ansia e il 31% di depressione.

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Giugno 17th, 2010 at 8:38 pm

Medici Senza Frontiere, SOTTO EMBARGO FINO AL 2 GIUGNO (ore 17)

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Starved for Attention: il cibo non basta”, una nuova visione della malnutrizione MSF e VII Photo lanciano una campagna globale sulla malnutrizione infantile A New York oggi e allo Spazio Forma di Milano dal 23 giugno
la mostra fotografica multimediale

La mostra fotografica “Starved for Attention: il cibo non basta”
Dal 23 giugno al 10 luglio 2010
Spazio Forma (Centro Internazionale di Fotografia)

Piazza Tito Lucrezio Caro 1 – Milano

All’inaugurazione (mercoledì 23 giugno, ore 18) saranno
presenti i fotografi Franco Pagetti e Jessica Dimmock di VII Photo.

New York/Roma, 2 giugno 2010 Medici Senza Frontiere (MSF) e l’Agenzia fotografica VII (Seven) lanciano “Starved for attention”, una campagna multimediale globale che presenta una nuova prospettiva sulla malnutrizione infantile, una condizione che si può prevenire e curare, ma che tuttavia uccide milioni di bambini ogni anno.

La campagna sfida l’approccio tradizionale sulla malnutrizione attraverso un mini-documentario suddiviso in sette parti: le convenzionali immagini sono sostituite da quelle dei genitori e degli operatori sanitari che si impegnano per rispondere ai bisogni nutrizionali dei bambini. “Starved for attention” evidenzia come le principali malattie infantili e le morti premature possano essere prevenute attraverso efficaci interventi nutrizionali. Il lancio della campagna coincide con l’inizio di un periodo molto difficile di “hunger gap” nella regione africana del Sahel, fase in cui in quelle comunità le riserve alimentari principali si esauriscono prima del raccolto successivo con conseguente aumento della malnutrizione infantile.

I documentari saranno visibili a partire da oggi per un periodo di sette settimane sul sito multilingue www.starvedforattention.org. In contemporanea con il sito web, la campagna internazionale si apre oggi a New York con una mostra fotografica multimediale che toccherà anche Toronto, Milano, Roma e Ferrara. Con il titolo “Starved for attention: il cibo non basta”, la mostra fotografica multimediale sarà allestita presso il Forma (Centro Internazionale di Fotografia) di Milano dal 23 giugno al 10 luglio. Le altre tappe italiane della mostra saranno in autunno a Roma e a Ferrara, in occasione del Festival di Internazionale.

Una delle sfide più difficili che ha dovuto affrontare la nostra agenzia fotografica, è stata proprio quella di come documentare la malnutrizione”, dichiara Ron Haviv, fotografo di VII. “Si può pensare che questa storia sia già stata raccontata attraverso i lavori dei fotografi che hanno coperto il tema della fame nel XX secolo. Tuttavia, per raccontarla oggi crediamo di aver trovato un linguaggio visuale completamente nuovo e potenzialmente di grande impatto”.

Si stima che 195 milioni di bambini nel mondo siano affetti da malnutrizione, che è responsabile della morte, ogni anno, di almeno un terzo degli 8 milioni di bambini sotto i cinque anni di età. Queste morti si potrebbero evitare se venissero soddisfatte le necessità nutritive dei bambini. “Starved for attention” sottolinea che ciò è possibile, concentrandosi sulle strategie per combattere la malnutrizione applicate ogni giorno in molti paesi con successo e su come esse possano e debbano essere ampliate.
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Giugno 2nd, 2010 at 7:27 am

MSF presenta il nuovo “Rapporto sulle crisi umanitarie dimenticate dai media” e lancia la prima campagna di sensibilizzazione e mobilitazione sulle “Crisi dimenticate”

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Mercoledì 21 aprile
ore 11
Sala Stampa Estera

via dell’Umiltà 83/c – Roma

Medici Senza Frontiere (MSF) presenta il nuovo “Rapporto sulle crisi umanitarie dimenticate dai media“. In occasione della presentazione, MSF lancia la nuova campagna sulle crisi dimenticate con l’obiettivo di creare una mobilitazione nazionale attraverso due azioni parallele: “Adotta una crisi dimenticata” e “Accendi un riflettore sulle crisi dimenticate”. I dettagli dell’iniziativa, che coinvolge i media e l’opinione pubblica italiana, verranno illustrati nel corso della conferenza stampa.

La campagna è ricca di novità. Per la prima volta il rapporto ha la forma di un libro (Marsilio Editori) che include la “top ten” di MSF sulle crisi umanitarie più gravi e ignorate dai media nel 2009, l’analisi realizzata dall’Osservatorio di Pavia sullo spazio dedicato alle crisi dai TG italiani e alcuni contributi esterni di giornalisti e di rappresentanti del mondo accademico e scientifico. MSF lancerà inoltre il nuovo sito (attivo dal 21 aprile) http://www.crisidimenticate.it per veicolare e promuovere tutte le azioni della campagna con l’obiettivo di coinvolgere i media di ogni genere e l’opinione pubblica in tutta Italia, anche attraverso un’originale azione di “guerrilla marketing”.

Intervengono:

Sergio Cecchini, Direttore Comunicazione MSF Italia

Kostas Moschochoritis, Direttore generale di MSF Italia

Gianfranco De Maio, Responsabile medico MSF Italia

Mirella Marchese, Ricercatrice Osservatorio di Pavia

Materiale per la Stampa.
Per i giornalisti presenti saranno disponibili: il libro-rapporto, immagini video sulle crisi umanitarie, fotografie libere dai diritti e i simboli e materiali della campagna.

Per informazioni:

Ufficio stampa di Medici Senza Frontiere 06.4486921 – 349.8132110 – 334.6538545 – 335.8489761

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Aprile 21st, 2010 at 1:48 am

Kyrgyzstan, MSF fornisce aiuti d’emergenza alle vittime delle violenze scoppiate a Bishkek

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Bishkek/Roma, 8 aprile Centinaia di feriti sono arrivati il 7 aprile negli ospedali di Bishkek, a seguito dei violenti scontri scoppiati tra le forze armate e i manifestanti nelle strade della capitale del Kyrgyzstan. L’equipe di Medici Senza Frontiere (MSF) ha prontamente risposto all’emergenza rifornendo l’Ospedale Nazionale e anche il principale servizio di ambulanze di medicinali e forniture mediche tra cui bendaggi, materiale sterilizzato, kit per iniezioni, antibiotici e antidolorifici. È previsto inoltre l’invio di ulteriori medicinali e materiali da parte di MSF ad altre tre strutture sanitarie della capitale.

In coordinamento con la Croce Rossa Internazionale, gli operatori umanitari di MSF a Bishkek stanno visitando oggi gli ospedali e stanno incontrando le autorità locali per valutare le necessità in termini di materiale medico e risorse umane.

Nell’Ospedale Nazionale continuano ad arrivare feriti. Dobbiamo assicurare che le centinaia di vittime abbiano accesso alle cure. Molte di loro sono state picchiate o riportano ferite da arma da fuoco e alcune soffrono di forti traumi alla testa o all’addome”, dichiara Alexandre Baillat, capo missione di MSF in Kyrgyzstan.

Ulteriori forniture mediche, inclusi 300 kit speciali per curare i feriti e altro materiale chirurgico, sono al momento in viaggio verso il Kyrgyzstan, dopo essere stati inviati dal deposito di MSF a Bordeaux, in Francia.

Medici Senza Frontiere dal 2006 ha attivo un progetto contro la tubercolosi all’interno del sistema penitenziario del Kyrgyzstan.

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Aprile 8th, 2010 at 6:15 pm

L’aumento delle tariffe postali colpisce duramente la raccolta fondi di tutte le organizzazioni no profit

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Il provvedimento causa un ingente aumento dei costi per le organizzazioni con gravi ripercussioni sui fondi destinati ai progetti

Roma, 1 aprile 2010Il decreto interministeriale del 30 marzo 2010, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di ieri, in base al quale vengono soppresse le tariffe agevolate postali per tutta l’editoria libraria, quotidiana e periodica, in vigore con effetto immediato da oggi, colpisce in maniera molto dura le organizzazioni del settore no profit. L’aumento è del 500% circa per ogni singola spedizione.

La denuncia arriva da un gruppo di 23 associazioni e organizzazioni (ActionAid, Aism, Amnesty International, Centro per la Lotta contro l’Infarto-Fondazione Onlus, CESVI, COOPI, Fondazione Don Carlo Gnocchi, Fondazione Operation Smile Italia Onlus, Greenpeace, Lega del Filo d’oro, LAV, Medici Senza Frontiere, Moige-Movimento Italiano Genitori Onlus, OSF, Pangea Onlus, Progetto Continenti Onlus, Save the Children Italia ONLUS, Sightsavers Italia ONLUS, Terre des Hommes, Telethon, Unicef Italia, Un Ponte per, WWF Italia) che hanno sottolineato come il provvedimento danneggi gravemente tutte le loro attività di informazione, sensibilizzazione e raccolta fondi.

Pertanto, nonostante il decreto specifichi che un successivo provvedimento potrebbe stabilire ulteriori agevolazioni, ciò comporterà un periodo di vacatio tra l’entrata in vigore del primo e l’eventuale successivo che coincide con un momento dell’anno in cui in genere ogni organizzazione attua delle spedizioni ai propri donatori.

Le organizzazioni, pertanto, si appellano al governo affinché vengano immediatamente adottate delle misure che evitino un vertiginoso aumento del budget delle spedizioni che, anche in ragione delle tempistiche scelte per l’entrata in vigore del provvedimento, non potrà che tradursi in un decremento dei fondi destinati ai progetti.

Le organizzazioni sopracitate, quindi, chiedono l’immediato ripristino delle tariffe agevolate per il no profit.

Medici senza frontiere, a New York la conferenza dei donatori per Haiti

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I bisogni restano immensi, Haiti deve essere messa nelle condizioni di garantire l’accesso alle cure per la popolazione

Port-Au-Prince/Roma, 30 marzo 2010Medici Senza Frontiere (MSF) ritiene che la conferenza internazionale dei donatori per Haiti, che si terrà il 31 marzo a New York, non dovrà prendere alcuna misura che limiti l’accesso alle cure per la popolazione, dal momento che la maggioranza della persone di Haiti è ancora estremamente vulnerabile.

Da quando il terremoto del 12 gennaio ha colpito Haiti, quasi tutte le strutture mediche pubbliche e molte di quelle private hanno fornito cure mediche gratuite. Intanto,  è stato svelato il progetto di recupero progressivo dei costi di ospedalizzazione a partire da metà aprile.

Condizionare l’accesso all’assistenza sanitaria in base alle disponibilità economica dei pazienti significherebbe ignorare totalmente la realtà con cui ci confrontiamo nelle strade e nei campi sfollati di Haiti”, dichiara Karline Kleijer, coordinatrice dell’emergenza per MSF ad Haiti. “Centinaia di migliaia di persone sono sfollate e vivono in alloggi di fortuna come tende e ripari di plastica, con in media una latrina per centinaia di persone. I ripari, l’igiene, l’acqua e le medicine sono i bisogni primari. I bisogni umanitari d’urgenza sono ancora enormi e non ancora del tutto coperti. Inoltre, con l’arrivo della stagione delle piogge e degli uragani, la situazione rischia di aggravarsi ulteriormente. Abbiamo già riscontrato dei problemi in alcuni campi dopo le prime lievi piogge”, conclude Karline Kleijer.

Le infezioni alle vie respiratorie e le malattie diarroiche rappresentano ad oggi le due patologie più diffuse che le equipe di MSF si trovano a fronteggiare. Le vittime del terremoto continuano ad avere bisogno di cure post-operatorie, di fisioterapia e di supporto psicologico. Inoltre, è necessario che le cure traumatologiche, ostetriche e pediatriche siano assicurate alla maggior parte della popolazione.
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Marzo 31st, 2010 at 3:17 am

Congo RDC, continuano gli scontri nel Sud Kivu: migliaia di feriti intrappolati nel conflitto

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MSF chiede ai belligeranti di rispettare l’accesso alle cure per i feriti

Kinshasa/Roma, 12 marzo 2010 – Medici Senza Frontiere (MSF) esprime profonda preoccupazione per il deteriorarsi della situazione nell’Hauts Plateaux nella regione di Uvira (Sud Kivu), Repubblica Democratica del Congo (RDC). Migliaia di civili sono intrappolati da un conflitto che imperversa nella zona dall’inizio del febbraio scorso tra l’esercito congolese (FARDC) e i ribelli delle Democratic Forces for the Liberation of Rwanda (FDLR) e vari gruppi armati. L’uso della violenza contro i civili è frequente e la costante minaccia dell’uso delle armi rende estremamente difficoltoso l’accesso all’ospedale locale, dove un’equipe di MSF effettua operazioni chirurgiche. Attualmente MSF è l’unica organizzazione a fornire assistenza medica nella regione.

A causa degli intensi combattimenti nell’area di Hauts Plateaux, oltre 10 mila persone sono fuggite dai loro villaggi (Kitoga, Mugutu, Birunga, Kangova) per cercare rifugio nella zona di Mukumba all’inizio del febbraio 2010.  MSF nell’Hauts Plateaux il 10 febbraio ha cominciato a fornire assistenza medica di emergenza  alle famiglie sfollate. Da allora, MSF ha fornito assistenza medica nel villaggio di Kihuha a più di 750 pazienti affetti principalmente da infezioni del tratto respiratorio e da diarrea acuta e ha inoltre ricevuto decine di feriti, compresi bambini, bisognosi di assistenza chirurgica d’urgenza. Un’equipe di MSF specializzata in chirurgia d’urgenza è arrivata pochi giorni dopo all’ospedale in un vicino villaggio nel Katanga, dotato di una sala operatoria, per effettuare interventi chirurgici sui civili. Tuttavia, sono stati effettuati pochi interventi perché la popolazione era estremamente spaventata e non si recava in ospedale.
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Marzo 12th, 2010 at 3:50 pm

Medici senza frontiere invito alla conferenza stampa il 2 Febbraio 2010

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INVITO CONFERENZA STAMPA

Al di là del muro, viaggio nei centri per migranti in Italia
Secondo rapporto di Medici Senza Frontiere sui CIE, CARA e CDA

Martedì 2 febbraio ore 11.00
Sala Stampa Estera, via dell’Umiltà 83/c – Roma

A distanza di cinque anni Medici Senza Frontiere (MSF), unica organizzazione indipendente ad essere entrata nei centri, è tornata nei luoghi di detenzione per gli immigrati privi di permesso di soggiorno e di transito per i richiedenti asilo.
Al di là del muro” rappresenta la seconda fotografia dettagliata della realtà che si vive all’interno dei CIE (Centri di identificazione ed espulsione), CARA (Centri di accoglienza per richiedenti asilo) e CDA (Centri di accoglienza) in Italia.
Questa indagine è basata su due diverse visite condotte da MSF a distanza di otto mesi nel corso del 2009.
Il rapporto indaga le condizioni di vita e gli aspetti socio-sanitari all’interno di queste strutture. Con “Al di là del muro”  MSF intende far conoscere la realtà di questi spazi chiusi ad osservatori esterni e far emergere la quotidianità vissuta da migliaia di persone.

Interverranno:

        Kostas Moschochoritis, direttore generale di MSF Italia
        Alessandra Tramontano, coordinatrice medica MSF Missione Italia
        Rolando Magnano, vice capo missione MSF  Missione Italia

Per informazioni:
Ufficio stampa di Medici Senza Frontiere 06.44.86.921 – 349.81.32.110 – 334.65.38.545 –

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Febbraio 2nd, 2010 at 1:34 am

Terremoto a Haiti – I chirurghi di MSF effettuano 130 interventi chirurgici al giorno

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Dieci sale operatorie di MSF in funzione giorno e notte nelle città di Port-au-Prince, Leogane e Jacmel – Avviato programma di supporto psicologico per i pazienti che hanno subito amputazioni degli arti e per le loro famiglie

Port-au-Prince, 21 gennaio 2010 – Le equipe di MSF hanno continuato a occuparsi delle lunghe code di pazienti in attesa di cure e interventi chirurgici, anche mentre Port-au-Prince veniva colpita nuovamente da una forte scossa di assestamento mercoledì mattina (ora locale). Nell’ospedale di Choscal nello slum di Cité Soleil a Port-au-Prince, dove due sale operatorie sono operative ventiquattro ore su ventiquattro da diversi giorni per gestire i feriti più gravi, i pazienti si sono talmente spaventati per la scossa di assestamento che le nostre equipe hanno dovuto evacuarli e ricoverarli in strutture-tenda all’esterno. Le sale operatorie hanno continuato a funzionare con quattro equipe chirurgiche che si danno il cambio giorno e notte.

All’ospedale di Carrefour, sempre a Port-au-Prince, le equipe di MSF hanno avviato un programma di supporto psicologico per i pazienti che hanno subito amputazioni degli arti e per le loro famiglie. Una diversa forma di terapia intensiva post-operatoria è allo studio, mentre è iniziata l’attività di fisioterapia per i pazienti con ustioni in un altro ospedale. Continuano le dialisi per le vittime della sindrome da schiacciamento nel più grande Hopital Général. Sei pazienti sono stati curati con la dialisi e MSF sta identificano altri pazienti con ferite causate da schiacciamento che hanno bisogno di cure intensive.
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Gennaio 21st, 2010 at 11:10 pm

Terremoto a Haiti Corsa contro il tempo per gli interventi chirurgici Le ferite infette hanno bisogno di cure immediate

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Port-au-Prince, 15 gennaio 2010 – Le equipe di MSF a Port-au-Prince stanno in queste ore aumentando la propria capacità chirurgica e hanno attivato due sale operatorie per assistere 300 pazienti che sono stati trasportati alla struttura di MSF presente all’ospedale di Choscal, nel distretto di Cité Soleil. Il resto dello staff medico sta assistendo le centinaia di persone nelle cliniche che hanno bisogno di cure immediate per le ferite. Le attrezzature che si sono potute mettere in salvo dalle strutture sanitarie danneggiate all’ospedale di MSF sono state trasportate a Choscal. È una corsa contro il tempo perché le ferite infette hanno bisogno di interventi immediati. Sono in arrivo sale operatorie gonfiabili con altri chirurghi. Ma ci sono ostacoli nelle vie di accesso e nei trasporti e gli operatori umanitari vengono ritardati, sia quelli che arrivano per via aerea che via terra.

L’assistenza medica attraverso le strutture-tenda continua  di fronte all’ospedale traumatologico di La Trinité e al centro di riabilitazione di Pacot. Più di mille pazienti hanno ricevuto assistenza medica di base direttamente lì. “Le priorità mediche sono le prime visite, la stabilizzazione dei feriti e l’invio dei pazienti che necessitano di interventi chirurgici”, spiega Mego Terzian dell’unità di emergenza di MSF. “I cadaveri rappresentano una priorità medica solo nella misura in cui sono un fattore di stress per i sopravvissuti. Ma in questo contesto, dal momento che la causa della morte non è un’infezione, non c’è  rischio di epidemie legato ai corpi”.
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Gennaio 15th, 2010 at 9:59 pm

Medici senza Frontiere, terremoto a Haiti – aggiornamento sulla situazione e sulle attività di MSF

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Medici Senza Frontiere (MSF) incontra i giornalisti per un aggiornamento sulla drammatica
situazione a Haiti in seguito al terremoto.

Giovedì 14 gennaio 2010, ore 14.30
Presso la sede di Medici Senza Frontiere
Via Volturno 58,  3° piano
Roma

Intervengono:

– Kostas Moschochoritis, direttore generale di MSF Italia
– Barbara Maccagno, coordinatore medico dei progetti di MSF a Haiti

Si prega di confermare la partecipazione allo 06.44.86.921

Per informazioni:
Ufficio stampa di Medici Senza Frontiere 06.44.86.921 – 349.81.32.110 – 335.84.89.761

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Gennaio 13th, 2010 at 7:01 pm

Terremoto a Haiti – MSF lancia una raccolta di fondi straordinaria

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Medici Senza Frontiere (MSF) lancia una raccolta fondi straordinaria per potere continuare a soccorrere le vittime del devastante terremoto che ha colpito Haiti.

I fondi raccolti verranno utilizzati sia per rispondere all’emergenza in corso, sia per i progetti ordinari di assistenza medica una volta che sarà terminata la fase di emergenza. MSF lavora a Haiti dal 1991.

Per contribuire all’azione di soccorso di MSF a Haiti:

•        carta di credito telefonando al numero verde 800.99.66.55 oppure allo 06.44.86.92.25
•        bonifico bancario IBAN IT58D0501803200000000115000
•        conto corrente postale 87486007 intestato a Medici Senza Frontiere onlus causale Terremoto Haiti
•        on line sul sito www.medicisenzafrontiere.it

Terremoto a Haiti – aggiornamento sulle attività di Medici Senza Frontiere (13 gennaio 2009)

Un terremoto di magnitudo 7.0 ha colpito ieri Haiti – l’epicentro è stato a 15 chilometri a sud-ovest della capitale, Port-au-Prince. Le equipe di Medici Senza Frontiere (MSF) sul terreno hanno constatato danni significativi alle proprie strutture mediche, dove pazienti e operatori sanitari sono rimasti feriti e dove stanno giungendo i feriti.
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Gennaio 13th, 2010 at 2:59 pm

Medici senza Frontiere, immigrati stagionali: abbandono e sfruttamento in Sud Italia

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Roma, 12 gennaio 2010 – Dopo i recenti fatti di Rosarno in Calabria, che hanno posto la situazione degli immigrati stagionali al centro dell’attenzione,  Medici Senza Frontiere (MSF) denuncia il continuo stato di abbandono e lo sfruttamento di questa popolazione in Italia meridionale.

I siti in cui gli immigrati stagionali vivevano nella Piana di Gioia Tauro sono ora totalmente vuoti, dopo le violenze. La maggior parte delle persone sono state portate dalle autorità nei Centri per immigrati di altre città italiane (Bari e Crotone), abbandonando le proprie cose negli edifici in cui vivevano. “Alcune persone non erano convinte di andarsene, perchè non avevano ancora ricevuto la paga per le giornate di lavoro compiute, altre temevano di essere detenute o deportate. Ma gli immigrati erano così spaventati da non aver altra scelta che quella di andarsene”, racconta Alessandra Tramontano, coordinatore medico dei progetti sull’immigrazione di MSF Italia. MSF ha anche visitato i sette immigrati che sono stati ricoverati negli ospedali locali dopo essere stati vittima degli attacchi.

I recenti episodi di violenza e di ostilità sono un sintomo estremo del perenne abbandono in cui versano gli immigrati impiegati come stagionali in Sud Italia”, dice Loris De Filippi, responsabile dei progetti di MSF Italia. “Costituiscono una forza lavoro cruciale nell’agricoltura italiana e al contempo sono facili prede dello sfruttamento.
Gli immigrati stagionali impiegati in agricoltura in molte regione dell’Italia meridionale vivono in condizioni estremamente dure: in edifici abbandonati ed esposti alla pioggia e al freddo in inverno. I siti presentano pessime condizioni igienico-sanitarie e l’accesso all’assistenza sanitaria è limitato. Le nostre equipe mediche hanno evidenziato che proprio le disastrose condizioni di vita e di lavoro hanno conseguenze drammatriche sulla salute di queste persone, che presentano infezioni respiratorie, patologie osteo-muscolari e gastroenteriche”.
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Gennaio 12th, 2010 at 5:54 pm

Rosarno, il sintomo di un problema italiano l’inferno quotidiano dei lavoratori stagionali

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Medici Senza Frontiere (MSF) incontra i giornalisti per raccontare l’esperienza diretta dell’organizzazione che da anni fornisce assistenza sanitaria agli immigrati impiegati come lavoratori stagionali in agricoltura nelle regioni dell’Italia meridionale, Calabria compresa.

Scarso accesso alla salute, alloggi totalmente inadeguati, esclusione sociale e condizioni di vita inaccettabili costituiscono la realtà quotidiana degli stagionali in molte delle regioni italiane, come MSF ha evideniziato nei due rapporti  “Una stagione all’inferno” (2008) e “I frutti dell’ipocrisia” (2005).

I fatti di Rosarno in Calabria dei giorni scorsi sono un sintomo estremo della situazione in cui vive questa popolazione vulnerabile. Dal 2003 MSF ribadisce gli appelli fatti in questi anni per garantire il diritto alla salute e condizioni di vita adeguate per le migliaia di immigrati stagionali.

Martedì 12 gennaio 2010
ore 11.30
Presso la sede di Medici Senza Frontiere

Via Volturno 58,  3° piano

Roma

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Gennaio 12th, 2010 at 1:30 am

Medici senza Frontiere, Gaza, a un anno dalla guerra la situazione umanitaria rimane disastrosa

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Roma 29 dicembre 2009 – Il 27 dicembre 2008 l’esercito israeliano lanciava l’operazione “Piombo fuso” nella Striscia di Gaza. L’offensiva era iniziata con bombardamenti aerei ad alta intensità ai quali era seguita, il 3 gennaio 2009, un’invasione terrestre . La guerra finì 22 giorni dopo, il 18 gennaio, con pesanti conseguenze: circa 1.300 palestinesi furono uccisi, di questi, ben 900 erano civili, tra cui 300 bambini. I feriti sono stati all’incirca 5.300.
Anche se il livello dell’ assistenza sanitaria a Gaza si è notevolmente abbassato dopo le violenze di un anno fa, la situazione era estremamente critica anche prima che questo episodio di violenza estrema colpisse la Striscia. Dal punto di vista di MSF, la situazione a Gaza continua a peggiorare a più di un anno di distanza, anche per una serie di concause politiche ed economiche, su tutte:

–        Gli anni del conflitto israelo-palestinese e i livelli di violenza raggiunti durante l’operazione “Piombo fuso”.

–        L’embargo economico, che è stato rafforzato a partire dal gennaio 2008, in particolare per quanto riguarda l’elettricità e il carburante. Il blocco impedisce qualsiasi ricostruzione post-bellica.

–         La conflittualità all’interno della galassia palestinese, in particolare nell’estate del 2007, con conseguenze sugli ospedali e sul personale medico costretto in quel periodo allo sciopero. In quella fase si assistette allo svilimento del lavoro degli operatori umanitari con conseguenze sulle cure mediche.

Tutti questi fattori, che hanno contribuito al peggioramento della situazione, continuano ad avere un impatto, sia diretto che indiretto, ancora oggi.

La qualità dei servizi sanitari continua a diminuire

La capacità di risposta del sistema sanitario è stata notevolmente ridotta. La maggior parte delle attrezzature mediche è inaffidabile. L’embargo non consente di ottenere alcuni pezzi di ricambio. Allo stesso modo, le unità mediche si trovano a fronteggiare la carenza di medicinali.
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Scritto da Staff_NelParmense

Dicembre 30th, 2009 at 2:00 am